Il sogno della morte dell’amata in Dante Alighieri

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  • Il sogno che Dante riferisce nella Vita Nova, esprime solo un’angoscia personale ed esistenziale, un dolore di natura sentimentale? E’ la donna amata che vede morire in sogno, o qualcosa di più profondo? Il sole che si oscura, gli uccelli che cadono morti dal cielo, sembrano prefigurare la perdita di libertà che il poeta dovrà affrontare di lì a poco, con l’esilio da Firenze. E’ molto più dell’amore che sente di dover perdere.

“Chiusi gli occhi e cominciai a travagliare come farnetica persona e a imaginare in questo modo: che nel cominciamento dello errare che fece la mia fantasia apparvero a me certi visi di donne scapigliate che mi diceano: «Tu pur morrai». E poi, dopo queste donne, m’apparvero certi visi diversi e orribili a vedere, li quali mi diceano: «Tu sè morto». [5] Così cominciando ad errare la mia fantasia, venni a quello che io non sapea ove io mi fosse; e vedere mi parea donne andare scapigliate piangendo per via, maravigliosamente triste; e pareami vedere lo sole oscurare, sì che le stelle si mostravano di colore ch’elli mi facea giudicare che piangessero; e pareami che gli uccelli volando per l’aria cadessero morti, e che fossero grandissimi terremuoti. E maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico che mi venisse a dire: «Or non sai? la tua mirabile donna è partita di questo secolo». [6] Allora cominciai a piangere molto pietosamente; e non solamente piangea nella imaginazione, ma piangea con gli occhi, bagnandoli di vere lagrime. [7] Io imaginava di guardare verso lo cielo, e pareami vedere moltitudine d’angeli, li quali tornassero in suso, e aveano dinanzi loro una nebuletta bianchissima. A me parea che questi angeli cantassero gloriosamente, e le parole del loro canto mi parea udire che fossero queste: «Osanna in excelsis!», e altro non mi parea udire. [8] Allora mi parea che lo cuore ove era tanto amore mi dicesse: «Vero è che morta giace la nostra donna». E per questo mi parea andare per vedere lo corpo nello quale era stata quella nobilissima e beata anima; e fue sì forte la erronea fantasia, che mi mostrò questa donna morta. E pareami che donne la covrissero, ciò è la sua testa, con uno bianco velo; e pareami che la sua faccia avesse tanto aspetto d’umilitade, che parea che dicesse: «Io sono a vedere lo Principio della pace». [9] In questa imaginazione mi giunse tanta umilitade per vedere lei, che io chiamava la Morte e dicea: «Dolcissima Morte, vieni a me! E non m’essere villana, però che tu dêi essere gentile, in tale parte sè stata. Or vieni a me, che molto ti disidero! E tu lo vedi che io porto già lo tuo colore». [10] E quando io avea veduto compiere tutti li dolorosi mistieri che alle corpora de’ morti s’usano di fare, mi parea tornare nella mia camera, e quivi mi parea guardare verso lo cielo; e sì forte era la mia imaginazione, che piangendo cominciai a dire con verace boce: «Oi anima bellissima, com’è beato colui che ti vede!». [11] E dicendo io queste parole con doloroso singulto di pianto e chiamando la Morte che venisse a me, una donna giovane e gentile, la quale era lungo lo mio letto, credendo che lo mio piangere e le mie parole fossero solamente per lo dolore della mia infermitade, con grande paura cominciò a piangere. [12] Onde altre donne, che per la camera erano, s’accorsero di me che io piangea, per lo pianto che vedeano fare a questa; onde faccendo lei partire da me, la quale era meco di propinquissima sanguinità congiunta, elle si trassero verso me per isvegliarmi, credendo che io sognasse, e diceanmi: «Non dormire più!», e «Non ti sconfortare!». [13] E parlandomi così, cessòe la forte fantasia entro in quello punto che io volea dicere: «O Beatrice, benedetta sie tu!»; e già detto avea «O Beatrice», quando riscotendomi apersi gli occhi, e vidi che io era ingannato”.

Sognare la morte può essere angosciante, sottende un desiderio di trasformazione o cambiamento nella vita reale, un segno di transizione poiché la morte in sogno simboleggia la fine di qualcosa e l’inizio di una nuova fase della vita. Sognare che qualcuno annuncia la nostra morte può essere ancora più spaventoso e riflette senz’altro un senso di ansia o di paura riguardo al futuro, preoccupazioni o paure riguardo allo stato di salute, alla sicurezza personale. Le donne spettinate richiamano l’immagine l’archetipo della donna selvaggia che simboleggia l’energia naturale e primordiale, se piangono per la via possono rappresentare emozioni rese visibili, in particolar modo il dolore o la sofferenza. Il sogno riflette senza dubbio un sentimento di disorientamento e di confusione nella vita. Sognare il sole che si oscura viene associato molto spesso nella tradizione onirocritica a un senso di paura, ansia o incertezza per il futuro, poiché il sole rappresenta la luce, la vita e l’energia, la speranza e la vitalità. Quando il sole si oscura, potrebbe essere un segnale di tempi difficili o di una situazione incerta. Ci si sente sopraffatti da preoccupazioni, problemi. Gli uccelli morti rappresentano a loro volta libertà perdute, speranze disattese. Questo dettagliò viene associato spesso a una sensazione di colpa o di responsabilità, la fine di un periodo felice o di una relazione, o la fine di un progetto a cui si teneva molto. Il terremoto a sua volta rappresenta un evento improvviso e distruttivo che può causare grandi cambiamenti, una devastazione interiore, può segnalare la necessità di fare dei cambiamenti significativi nella vita, scelte importanti, o suggerire una maggior flessibilità e adattabilità alle circostanze. Sognare la morte di una persona amata indica un senso di perdita o di separazione emotiva che si sta vivendo nella vita reale. Gli angeli rappresentano in genere un desiderio di protezione, guida e supporto spirituale, mentre la nuvola bianca indica purezza, pace e speranza. Questa parte del sogno potrebbe indicare che stiamo attraversando un momento di transizione, ma che possiamo contare sulla guida di qualcuno, mentre la nuvola bianca potrebbe rappresentare una nuova prospettiva o una nuova visione che infonde pace e serenità. In sostanza il sogno della morte dell’amata in Dante è parte di un’opera che segna l’inizio della sua carriera letteraria, un’opera che vede la luce quando lui si trova ancora a Firenze, prima dell’esilio. L’insieme dei dettagli riferiti nel sogno sembra quasi prefigurare la catastrofe che incombe sulla vita stessa del poeta, la sua imminente condanna, la perdita di tutti i suoi averi, la vita da profugo che lo attende. La morte della donna amata non rappresenta solo un’inquietudine personale, un problema esistenziale, ma un timore più profondo, quello di vedere tutta la sua vita sprofondare nel baratro della disperazione. Si rende conto che la sua vita è impostata su desideri, brame, progetti, destinati a cadere e frantumarsi, oscurarsi, perdere vitalità.

Responso

Non è più lei che la passione brama
ma l’angelo in cui l’hai trasfigurata,
ognuno uccide sempre ciò che ama

28. La donna, 22. L’amore, 90. L’angelo,
17. La morte, 38. La salma

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