Il sangue del consuocero morto. Ripartiamo dai sogni. Diretta n.04, Responso e numeri.

Il sangue del
consuocero morto

Federico Berti
Ripartiamo dai sogni
Diretta n.04

Ok ho sognato il mio consuocero morto che mi misurava con il misuratore di pressione la pressione arteriosa ( lui faceva l’infermiere all’ospedale) ed era un po’ alta ma la misura me lo ha detto la moglie vivente e gli ho risposto però la minima è buona e la frequenza cardiaca è buona, sarà suggestione visto che mi controllo la pressione due volte al giorno per controllo? Devo dirti anche che insieme al figlio mio genero che lo accompagno saltuariamente alla sua tomba ho sempre letto la sua data di nascita ed un giorno così la giocai al lotto sbagliando però l’anno di nascita misi 42 anziché 43 e sbagliando presi il terno. Ma il sogno cosa dice ?

Secondo i nostri vecchi, sognare i suoceri in generale veniva associato alle liti in famiglia, non con la suocera però: quello si pensava che prefigurasse buone notizie, fortuna. Sognare il proprio genero era frequentemente associato a torbidi pensieri, vagabondaggio, vita sregolata. In particolare se parlava con i propri suoceri si pensava portasse preoccupazioni e cattive notizie. Il morto in sogno d’altra parte si diceva sempre che se parla porta soldi, mentre vedersi morto era invece di buon auspicio, salute e lunga vita. La morte del sognatore in questo caso rappresentava anche la fine di un percorso e un nuovo inizio. Vedere un morto nella bara in sogno portava disgrazia, soprattutto in famiglia. Resuscitarlo era legato alle liti dei vivi, a problemi vecchi mai risolti che la scomparsa del trapassato obbliga a confrontarsi, comprese le questioni pratiche di redistribuzione e successione. Vedere una donna morta in sogno si considerava un segno di antipatia e rovescio di posizione. Il sangue in sogno è segno di pensieri legati a dolori e malattie, un allarme; una volta si diceva che portasse bene sognare di berlo, o averne le mani sporche. E’ il sugo della vita, come diceva Piero Camporesi. Tutte le attività di ambulatorio, come la misurazione della pressione del sangue e la frequenza cardiaca, era associato all’idea del farsi medicare e denotava un cattivo umore, un’afflizione interiore. La tomba è un altro simbolo ricorrente nei sogni di tante persone, si considerava di cattivo augurio vedervi il proprio nome scritto sopra, ma al contrario segno di lunga vita trovarvisi dentro. Questo per l’idea onirica della morta come rinnovamento, nascita a nuova vita, influenzata in parte dalla religione.Sulla questione del sognare i numeri, era una volta abitudine giocare sia il numero completo, sia le sue figure, ovvero le somme parziali delle cifre che lo compongono, ad esempio sognando il 31 si poteva giocare 31, ma anche 3+1=4. Naturalmente si deve tener presente che nel lotto il banco vince sempre e non si gioca per vincere, ma per ricordare meglio il sogno. Infatti il numero andrebbe giocato per almeno 4 settimane consecutive.

Se appare all’occhio del mortal consesso
Il sangue d’un parente a miglior vita
Chi è vivo prenda cura di sé stesso

Suocero: 89
Morto: 47
Genero: 53
Tomba: 17
Ambulatorio: 69

Approfondimenti
Freud e la Smorfia

Nella diretta di ieri sera è venuto fuori il problema del rapporto fra il dottor Freud e l’oniromantica tradizionale. Per quanto strano possa sembrare, ne parla lo stesso padre della psicoanalisi quando racconta il modo in cui è pervenuto alla sua tecnica per l’interpretazione dei sogni. In collaborazione con Bleuler e i circoli teosofici del suo tempo, il noto neuropatologo austriaco andava girando per sedute spiritiche e consulte esoteriche, per potersi riallacciare a una tradizione pre-esistente e sfrondarla da tutte le sue componenti irrazionali, religiose, dogmatiche. L’intenzione era quella di dare scientificità a un’arte che affondava le sue radici nella storia antica. Non tutti sono daccordo nel ritenere che ci sia riuscito, in particolar modo il filosofo Karl Popper sosteneva proprio che la psicoanalisi non si potesse considerare un paradigma scientifico, ma piuttosto una pratica rituale di tipo settario. Ovviamente questo è un discorso molto ampio, che possiamo approfondire più avanti se richiesto. Per saperne di più su questa prima fase della vita di Freud, suggerisco la lettura di questo libro, che racconta la relazione ambivalente fra lui e Beluler.

The story of an ambivalent relationship: Sigmund Freud and Eugen Bleuler

Ernst Falzeder, The story of an ambivalent relationship: Sigmund Freud and Eugen Bleuler.

Questo ‘paper’ prende in esame la breve collaborazione tra psicoanalisi e psichiatria in Europa e il motivo per cui le loro strade si sono divise. La tesi è che la rottura di Bleuler con il movimento psicoanalitico rappresenta un momento cruciale e tuttora sottovalutato. Più importante della rottura con Afler, Stekel o lo stesso Jung. L’articolo non parla specificamente della Smorfia, ma attraverso la corrispondenza tra questi due importanti autori si possono aprire delle prospettive che consentono di capire anche la relazione tra scienza e tradizioni popolari in quegli anni.

Condividi