Musica di G. Zaffiri, ‘Monteceneri’ Italvox edizioni musicali
C’era un vecchio fanfarone insegnante di trombone che suonava lo spartito al consesso divertito e impartiva appassionato le lezioni a buon mercato. Intonato a tradimento, l’enigmatico strumento presentava stranamente un curioso inconveniente: la coulisse della consolle non prendeva il Mi bemolle e il Fa diesis aumentato non suonava temperato, gli mancava pure un Do ed il Sol calava un po’, la puleggia che fischiava, la sordina scorreggiava, al docente ormai di ruolo rimaneva un tasto solo che gonfiando nelle gote ripeteva quattro note. Le suonava così bene! Come un canto di Sirene gli piaceva farsi bello con quel vago ritornello, e alla fine del comizio riprendeva dall’inizio tutta quanta la suonata sempre al passo di parata. Un bel giorno che il corvaccio sciorinava il suo brogliaccio, sempre il solito stornello, a un discreto capannello gli s’affaccia dal balcone commentando la canzone un vecchietto col cappello, sollevando un gran secchiello sul più bello della festa, lo rovescia sulla testa al maldestro fanfarone che era sotto al suo balcone e gli dice con rimpianto: “Cambia musica ogni tanto! Mi propini sempre quella, toc e dai la zirudella!”