Artisti di strada, l’originalità di uno spettacolo. Elaborare, non clonare. Osservatorio street art

Artista di strada, statua

Creiamo uno
spettacolo
‘originale’

L’originalità di un
artista di strada

Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti

Quello che affronteremo adesso è un problema davvero molto importante, ognuno di noi vorrebbe essere l’artista di strada più originale del mondo, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il lavorare. Non è così semplice. Con 10.000 buskers attualmente operativi in Italia, capirai che l’originalità è spesso un’illusione. Vedremo come uscire dal circolo vizioso e qual’è il ruolo del pubblico in questo delicato processo d’individuazione.

Per qualcuno può essere  frustrante guardarsi intorno in rete e rendersi conto della quantità impressionante di spettacoli clonati in serie come un prodotto di fabbrica, basta cercare nei motori della rete usando le parole chiave più comuni, cosa che ho già fatto per te in questo video. Del resto il problema dell’originalità è in sé stesso molto insidioso, perchè ognuno di noi deve partire per forza da qualcosa e sarà naturalmente portato a imitare quel che vede fare intorno a sé. Il risultato, in un contesto di sovraffollamento come il nostro, non può essere che una passerella di scimmiette ammaestrate che si imitano una coll’altra, con un risultato dequalificante per tutti. Musicisti che suonano lo stesso repertorio, imitando le star della radio e della televisione, clowns e giocolieri che ripetono lo stesso numero visto fare in qualche video da altri artisti, costumi di scena sgargianti, amplificatori da migliaia di euro, ma il contenuto sarà sempre quello e il pubblico a lungo andare se ne accorge. Non è più come vent’anni fa, che si poteva rubare un’idea alla rete senza che nessuno se ne accorgesse, ora il pubblico è smaliziato, sa navigare, sa cercare, sa riconoscere e giudicare.

La strada è una dura scuola, ma non si studia a scuola. Questo il primo problema che incontriamo. Vi sono più di cento scuole istituzionali per le arti circensi in Italia, ma nessuna potrà insegnarmi la strada perché è una cosa che non s’impara in laboratorio, bisogna farla e rifarla. Non solo, una scuola istituzionale è frequentata da molte persone e quindi non può darmi una preparazione personalizzata, ovviamente dovrà standardizzare i problemi, creare delle categorie, insegnarmi le basi per proseguire poi da solo costruendo la mia personalità artistica originale. Da una scuola a pagamento, da una masterclass o da un seminario possono uscire tanti bravi soldatini che ripetono a memoria l’esercizio imparato dal maestro, ma questo non è sufficiente al pubblico della strada perché se vuole un bel numero di giocoleria, o un’acrobazia eseguita a regola d’arte, ha a disposizione cento schermi che lo seguono ovunque vada nella sua giornata: dal televisore di casa, dal computer, dal cellulare suo, della moglie, dei figli, degli amici e colleghi di lavoro, dalle video promozioni nei negozi e così via. La tua dev’essere dunque diversa da tutte le altre, deve avere qualcosa che le altre non hanno... (Continua a leggere)

Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada
non sono mendicanti

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