Bologna, Streetlib, 2020
135 pp. 14,8×21 cm
Saggio storico introduttivo.
Poema in 66 ottave.
192 note a piè di pagina.
9 Spartiti musicali.
Bibliografia

Il libro è preceduto da un ampio saggio introduttivo nel quale sono illustrate e documentate le premesse del racconto e le motivazioni che lo rendono d’interesse anche per un pubblico non afro-discendente. Il testo poetico è in ottava rima, per un totale di 66 stanze con un ricco apparato di note a fondo pagina e un’ampia bibliografia di riferimento, per lasciare aperte numerose opportunità di approfondimento. Il poema è comunque fruibile anche senza ricorrere alle note, come un atto unico teatrale. La scelta del verso endecasillabo richiama il pentametro del dramma shakespeariano, l’ottava rima la poesia dei cantastorie e i grandi capolavori della letteratura rinascimentale italiana. In appendice sono inclusi i nove spartiti musicali della suite nigeriana per pianoforte composta dallo stesso autore della parte letteraria, che volendo si può eseguire indipendentemente dal testo, come un concerto solista. I brani che compongono la suite sono stati pensati come un commento musicale alla lettura pubblica e/o privata del testo stesso. Il racconto si svolge in una sola notte, rispettando le tre unità aristoteliche di tempo, spazio e azione caratteristiche del teatro greco. La scena si svolge sulla sommità del santuario di Olumo, nella Nigeria sud-occidentale, il cielo è solcato da fulmini. Si vede un grande albero secolare, sullo sfondo un portico rudimentale in una fenditura della roccia con pietre megalitiche. Sopra un masso alcune coppelle e un tavoliere per l’oracolo Ifa. Cinque rudimentali scalini in muratura, non levigati, conducono a una vecchia porta di legno che chiude solo parzialmente una grotta. Un manufatto intagliato a mano raffigurante lo spirito di Ogun, in piedi su una pietra tonda. Profughi in arrivo da ogni parte della Sierra Leone, si insediano sotto la protezione del santuario, dove le guardie sventano un attentato al carismatico Shodeke da parte di una donna in armi. La sacerdotessa degli Orisha evoca lo spirito delle tempeste. Prima che sorga il sole una voce misteriosa rivelerà a chi saprà ascoltarla sconcertanti verità.