Renzi che ha fatto per Firenze? Gli anziani raccontano. Interviste in casa di riposo. Libro, Ebook.

Un murale satirico apparso a Firenze , la città di cui Matteo Renzi è stato sindaco prima di entrare nella leadership del Partito Democratico. In questo articolo ho intervistato le anziane ospiti di una casa di riposo quando è stato eletto per la prima volta presidente del consiglio dei ministri.

Renzi che ha fatto
per Firenze?

Quella camicina sganciata

In collaborazione con Villa Maia
via Altura 7, Monghidoro (Bologna)

Articolo tratto da questo libro,
Scarica il Pdf | Epub

Renzi sindaco di Firenze

“Dice che Letta ha messo troppe tasse io me ne sono accorta, con una casina piccina ho pagato 145 euro per la nettezza più le rate dell’anno, questa era in aggiunta e devo dire poi che son sola e ho perso il marito molto presto, anche il sudicio lo raccolgo per una persona sola e in più sei mesi l’anno sono stata qui in casa di riposo, eppure mi tocca di pagarla lo stesso anche se non ci sto, certo lo sanno bene i politici come pigliarci i quattrini. Poi c’è l’ Imu che sembra lo levino e dopo ritorna sotto un altro nome, ridicoli! In più rimane sempre il catastale che va in base a uno quante stanze ha, allora questi con ville e palazzi quanto gli fan pagare? Ci si confonde con le nostre piccole cose, ma son le grandi che fan pesare la bilancia e non sta a noi arrivare là. Io per esempio  la mia casa di Firenze che saran cento metri quadri compreso le terrazze, ho 600 euro all’anno dell’Imu, più l’altra che mi ritirano direttamente dalla pensione, ma la cosa più incredibile è che quella casa l’ho data ai miei nipotini ci abitano loro non prendo nemmeno l’affitto! Per farla, tu lo sai quante rinunce, quanti sacrifici?”

“Un operaio l’entrate son quelle, venticinque anni il mutuo… Ora ci tartassano dopo una vita di sacrifici a tirare su due muri. Ci vorrebbe che tutti gli italiani si mettessero d’accordo di non pagarle nessuno, così poi voglio vedere gli tocca arrestarci tutti e ci devono dare anche da mangiare in galera. La rivoluzione ci vorrebbe, altro che! Che si accordassero senza tante storie. Dove li prendo questi soldi? Me li tirano dalla pensione, cioè la tassa è partita dal Comune, ma l’ordine viene da sopra. Adesso noi questo discorso lo abbiamo già fatto, che quando si va a votare non sappiamo decidere qual’è il giusto, una volta invece lo sapevo e per tantissimi anni è stato così, perché c’erano persone più oneste anche se poi ce l’hanno tirato in tasca lo stesso, ma almeno le idee erano più chiare, da un parte i comunisti, dall’altra i fascisti, in mezzo i democristiani: ora finisce che il diritto di voto a cosa ci serve? Tanto ci pensa  il Presidente della Repubblica! Per essere una buona cittadina alle elezioni ci vado, ma non so se ho votato bene oppure male, ecco perché ha vinto Grillo; ma pure questi grillini sento qualcuno fa il tifo per loro, cos’è che vogliono davvero? Non prendono parte al governo, propongono le leggi e qualcuna può essere votata dagli altri deputati, magari anche solo per tenerseli buoni chi lo sa, son tanti voti”.

Ora però mi chiedo per la cultura, per la
scuola, per i giovani, per il lavoro, per la
sanità, Renzi a Firenze che cosa ha fatto?

“Se gli italiani non sanno scegliere ci vuole qualcuno che sceglie per loro, lo abbiamo già detto in un altro articolo; il brutto è che ultimamente si vota ma non si vota, cioè non si sa per chi e perché, senti solo delle gran chiacchiere. Io me lo ricordo che anche una volta il Premier non veniva scelto dal popolo direttamente ma dal partito col sistema proporzionale, è anche vero che allora non aveva tutti i poteri che ha adesso, ognuno  esprimeva i suoi deputati, ora invece un Presidente del Consiglio può fare il bello e il cattivo tempo. Così abbiamo Renzi sempre con quella camicina sganciata che per me gli leva un qualcosa, mi dà un senso di vedute meno larghe: se sei vestito come si deve, anche quello ti dà un po’ di autorità non ti pare? Da noi a Firenze è uno che conta, si vede che avrà fatto qualcosa per avere i punti, forse piace pure al Parlamento”.

“Mi sembra una persona determinata, forte. Credo sia un pregio, alla televisione dicono abbia fatto molte cose per la sua città ma io non lo so, non ho sentito bene e non saprei dire. Ha chiuso delle strade nel centro storico perché passavano gli autobus ogni due minuti e non si attraversava la strada, c’erano le vie sconnesse con le buche da ogni parte e non si passava più col motorino lui l’ha fatte riparare, ha pulito l’Isolotto che c’era tanti delinquenti il Comune gli aveva dato la casa e loro se la sono affittata, me lo ricordo che andavo spesso in quella zona come volontaria per chi aveva bisogno a fargli la spesa, qualcuno gli stiravo, portavo le ragazze handicappate dal parrucchiere: so che se la sono comperata e ci abitano ancora, poi furbi ci sono sempre”.

Un murale molto noto con il bacio tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi realizzato da uno street artist di Palermo

“Ora però mi chiedo per la cultura, per la scuola, per i giovani, per il lavoro, per la sanità, Renzi a Firenze che cosa ha fatto? L’ospedale di Careggi è diventato una città, tutti ambulatori nuovi dove si può andare che ci fanno tutto, ma lui non c’entra che è sindaco da pochi anni soltanto, c’è l’ospedalino Meier ma nemmeno quello ha fatto lui. La mia nipote era al liceo, quando lui era sindaco di Firenze andò dal capo dei professori disse: “Voglio portare questi ragazzi a fargli vedere il campo di concentramento in Germania”, quando partirono eran tutti contenti, fecero fare una bella corona dal fioraio. Tornando le ragazze erano entusiaste di quell’uomo, aveva tenuto proprio una bella lezione e questa è una strada buona, gli dà un punteggio”.

“Ho sempre sentito dire che ha fatto del bene ma non lo so davvero, devo esserti sincera. Io non capisco come ha fatto Letta a fregarsi così il posto, sembrava andasse a raccattare le novità all’estero, vedrai questo nuovo non ha la stessa competenza. Speriamo riesca ad abbassare un po’ le tasse, credo a tutti interessi; per la sanità potrebbe abolire il ticket, sai quanto incassano ora? Ci aumentasse un poco la pensione, io piglio seicento euro al mese e devo pagare anche una quota per la casa di riposo, me li prendono tutti i miei risparmi. Certo questo capo dovrebbe avere una gran testa e collaboratori giusti, come successe dopo la guerra che il primo governo si formò di brave persone: tutta un’altra preparazione, ora non mi ricordo i nomi però uno da solo può sbagliare se si monta la testa, per me il presidente adesso ha troppi poteri”.  

Articolo tratto da questo libro,
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