Le idee muovono il mondo. Gli anziani raccontano. Interviste in casa di riposo.

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J.L.David, La morte di Socrate

Le idee muovono
il mondo

Credere in qualcosa
aiuta a vivere meglio

Gli anziani raccontano
interviste in casa di riposo

PICCHIATE E VI SARA’ APERTO

“Io credo che una forza superiore c’è, ma bisogna chiedere o non succede mica nulla: picchiate e vi sarà aperto, come l’elemosina insomma c’era chi li mandava senza niente e chi gli dava un bel po’ come noi. Quando è morto il mio bambino mi son detta: “E’ un angelo, è in cielo”. Tutti i piccini quando muoiono vanno direttamente in cielo, perché loro non hanno colpa: la fede dà coraggio, ho superato meglio quello che credevo di non poter fare. Può essere anche un ideale, una persona non religiosa per esempio un ateo può vivere per quello, non tutti sono d’accordo ma credere aiuta a vivere meglio. A volte succede il contrario, la fede religiosa può diventare un’idea, per esempio vedi quando i cristiani li ammazzavano, poverini li buttavano ai leoni: loro soprattutto volevano migliorare la società perché Gesù gli aveva detto che eran tutti fratelli e sorelle, infatti all’inizio s’è diffuso tra i poveri, gli schiavi e i soldati”.

“Poi i ricchi si son convertiti vedendo come si comportavano quelli; così la fede era diventata anche un’idea. Del resto ci son tante religioni, chi crede veramente l’aiuta perché se uno vive in quella convinzione lì allora ottiene anche, m’è successo più volte: per esempio se uno è musulmano, ebreo, buddista o chiamalo come ti pare, credere lo aiuta comunque; non stiamo a discutere se la mia religione è meglio della sua, qualunque credenza anche quello che crede nel Sole o nell’albero di banane l’aiuta comunque a vivere meglio. Certo la base della moralità nel Cristianesimo è una e una sola, non fate agli altri quello che non vorreste gli altri facessero a noi, per questo alla base dev’esserci un comportamento: non è solo chi dice: “Dio mio!” ad avere la porta aperta, ma chi agisce coerentemente. Sono le opere a rendere valide le idee, questo vale per tutti i campi della vita ovviamente. Facevam l’esempio di Garibaldi, lui credeva nell’Unità d’Italia e le sue azioni sono state coerenti”.

AIUTATI CHE IL CIEL T’AIUTA

“Penso un mio parente che stava per essere ucciso da un camion e gli sembrò di vedere una mano tirarlo via, si slogò solo una spalla e andò a finire che si convertì persino il camionista: quello è un caso di grazia ricevuta, ne trovi tanti nei santuari, alcuni sono anche delle opere d’arte bellissime. Ma nel nostro caso non parliamo del miracolo, la domanda non è se l’intervento arriva o non arriva ma se il fatto stesso di crederci può aiutarci a superare anche dei problemi gravi. Un vecchio proverbio dice aiutati che Dio t’aiuta. Una signora che conosco era molto religiosa andava sempre alla messa, una mattina c’era un ghiaccio in terra che non stavano in piedi neanche i gatti, le dicevano: “Ma stia in casa!” lei rispondeva che siccome non andava a far del male, il cielo l’avrebbe aiutata. Insomma non pretendo di volare giù dal campanile tanto mi prendono gli angeli, essere prudenti viene prima; se vedo un pericolo mi scanso, non è che gli vado incontro pensando che tanto la mia fede mi salverà”.



TUTTO E’ PURO  PER I PURI

“Anche noi abbiamo avuto convinzione e siamo riuscite a disegnare, a cantare, a ballare, se non c’era uno a convincermi che potevo farlo non avrei potuto: è come un angelo che m’ha aiutato a migliorare la condizione. Allora adesso pensiamo un santuario che viene costruito con le offerte dei pellegrini, tutte queste persone come sono arrivate fin là, avranno avuto un beneficio spirituale o erano lì per caso? Bisogna vedere l’intenzione che uno ci mette, vi ricordate cosa diceva Fra’ Cristoforo nei Promessi Sposi? Una signora mi raccontò che smise di andare in pellegrinaggio da Padre Pio quando le arrivò a casa uno zaino da viaggio con lo sgabello incorporato, era un gadget che mandavano alle offerte più grosse: rimase male perché disse che quei soldi li aveva dati per la carità, così glie lo rispedì indietro. Ci sono persone che speculano sulla fede degli altri. Oggi però se devo essere sincera mi sembra che i giovani alcuni credano in Dio, ma molti credono più nei soldi, nel successo, nella popolarità, nel divertimento; guardano solo l’aspetto esteriore della vita, non tanto ai valori, nella miseria che c’è si uccidono fra loro, noi avevam la povertà materiale, ora c’è quella morale. Bisogna dire che siamo tre volte di più nel mondo, anche la cultura non nasce più dalla famiglia, ma dalla televisione che sta condizionando, fa vedere solo le notizie negative. Noi adesso abbiamo centinaia di milioni di ragazzi che si prestano come mai nella storia, non scarichiamo sempre sui giovani colpe che non hanno: la responsabilità è di una società malata che produce modelli malati, allora molto spesso i genitori non riescono a educare i loro figli come vorrebbero. Vedono calciatori che prendono trenta milioni all’anno, come si fa poi a parlargli di un anziano che ha bisogno? In teoria la società è migliorata un bel po’, ma ne vediamo più spesso gli aspetti negativi. E’ sbagliato parlarne male, in questo modo contribuiamo a peggiorarla perché è anche da noi che parte il discorso: che abbiano coraggio i giovani, pregare con idea ferma se uno è religioso, o che abbia almeno fede in un ideale e si adoperi per vivere secondo quello. Le idee muovono il mondo”.

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