Utopia. Il paese delle fate. Audiolibro/Ebook

Federico Berti, Utopia. Il paese delle fate. Audiolibro/Ebook

Utopia
Il paese delle fate

Audiolibro/Ebook
di Federico Berti

C’era una volta un’isola fiorente
che si specchiava dentro una laguna
dal vento accarezzata dolcemente
regnava su di lei la dea Fortuna
che rese quella terra generosa
felice quanto mai non fu nessuna,
avvolta in una nebbia misteriosa
si nascondeva al cauto viaggiatore
feconda, prorompente, rigogliosa,
inutile cercare il suo bagliore
non era in chissà quale continente
ma nell’intimità del nostro cuore.

L’assalto non temeva: folle impresa
poiché deserti, boschi ed acquitrini
rendevano insidiosa la contesa.
Nel mare che bagnava i suoi confini,
nei corsi d’acqua sopra gli alti monti
non si vedevan torri né fortini,
nessuno presidiava quelle fonti
perché non c’era niente da rubare.
Non esistevan principi, né conti,
né corti, né cantine da vuotare
e questa legge a tutti era compresa:
un corpo ignudo non si può spogliare.

A volte, si arenava sulle sponde
qualche straniero nell’imbarcazione
portata là dall’impeto dell’onde.
Cercavano rifugio e protezione
famiglie bisognose, disperate,
che di sfamarsi avevano occasione.
In quelle terre tanto smisurate
non si chiedeva mai la provenienza
alle persone semplici, garbate:
è cosa ben gradita, l’esperienza
di chi trovò un riparo tra le fronde,
il forestiero è degno d’accoglienza.

Capanne circolari, frasche al tetto,
là dove pascolavano gli armenti
di foglie secche il rumoroso letto;
non v’erano palazzi o monumenti
nei boschi modellati con la scure
ma querce antiche e salici piangenti.
L’agricoltore in mezzo alle pianure,
il pescator col sole sulla fronte,
l’allevatore sulle ariose alture
a ripartir, le genti erano pronte
in cerca d’un rifugio più perfetto
ben oltre il limitar dell’orizzonte.

Di quelle terre tutti eran padroni,
ciascuno aveva un compito preciso
pensato sulle proprie inclinazioni,
regnava l’armonia del paradiso;
ognuno, con fatica, provvedeva,
al frutto del lavoro condiviso,
chi avesse dato quanto necessario,
il suo bisogno in cambio riceveva.
Poiché di cielo e terra è tributario
quel popolo, che in tali condizioni,
nobilita il suo vivere precario.


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Tutta la letteratura utopistica da Platone in poi mette in scena un modello di società perfetta in cui i cittadini vivono felici, senza però spiegare come sono arrivati a organizzare la vita in quel modo. Il modello dell’utopia somiglia a un sogno realizzatosi naturalmente, per volontà degli dei. Nell’educazione civile che queste opere portano, l’ingiustizia è un fenomeno estraneo all’ideale della società perfetta, dovuta soltanto alla malvagità dell’uomo. Quel che manca alle utopie del passato è la coscienza del percorso doloroso e degli sforzi collettivi necessari al conseguimento della giustizia sociale, come ha insegnato la storia degli ultimi due secoli: la repubblica dei giusti non è un dono del cielo, ma il frutto di un cammino lungo e disseminato di tragedie, dove l’utopia non è nemmeno un punto d’arrivo dato che può in ogni momento risolvere nel suo opposto, la tirannide e la distopia, quando cittadini dell’isola non riescono a difendere la libertà conseguita. In questo libretto si racconta il mito dell’utopia nel linguaggio del racconto filosofico, comprensibile anche a un bambino: la vita scorre felice sull’isola che si trova in nessun luogo, quando un mago senza scrupoli con arte e inganno rompe l’armonia della società perfetta introducendovi la speculazione, la violenza e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. I figli delle fate dovranno riconquistare la libertà perduta scacciando il crudele tiranno. Un poemetto in terzine di endecasillabi, il commento musicale è stato scritto per pianoforte dallo stesso autore della parte letteraria. Su richiesta anche in edizione a stampa e in audiolibro.


Federico Berti


Gerardo Matos Rodríguez. La Cumparsita. Tango. Monghidoro, 2024
Anonimo XIX secolo, Gli scariolanti, Cà di Guglielmo Luglio 2023
Federico Berti e Fabio Galliani, Tacabanda e Ocarina, Giugno 2023
Cherubini-Fragna, Signora Illusione. Monghidoro, 2023
Filippini-Morbelli, Sulla Carrozzella. Loiano, 2022
Consuelo Velazquez, Besame Mucho. Rebecq, 2022
Federico Berti, Polka Sfregatette, Bazzano, 2023
Traditional, Morettina, Loiano, Bologna
Panzeri-Rastelli-Mascheroni, Papaveri e papere, Fidenza, 2019
Traditional, Il cacciator del bosco, Niksic, Montenegro
Nisa-Redi-Leonardi, Carovaniere, Official video, 2022
Traditional, Manfrina e Morettina, Bologna, 2017
Traditional, Polka montanara, Monghidoro, 2019
Bixio-Cherubini, Mazurka della nonna, Lastra a Signa, 2018
Traditional, Giga, Monghidoro, 2018
Eldo Di Lazzaro Reginella campagnola, Budrio, 2017
Bixio-Cherubini, La mia canzone al vento, Lognola, 2021
Traditional, La Cionfa, Monghidoro, 2021
Arlen-Harburg, Somewhere over the rainbow Monghidoro, 2021
Gershwin-Du Bose, Summertime, Corinaldo 2019
Traditional, Galoppa, Parade. Corinaldo, 2019
Casiroli-Rastelli, Evviva la Torre di Pisa, Bologna 2018
Frati-Raimondo, Piemontesina bella, Bagnarola di Budrio 2018
Bixio-Cherubini, Lucciole vagabonde, Bologna 2018
Federico Berti, La Torre del Serpe, Otranto 2018
Piazza Marino, Il ragazzo con tre fidanzate, Bazzano 2023
Simons-Marks, All of me, Modena 2022

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