Scorregge di stato

Giorgia Meloni in ginocchio da Trump

Testo e musica di Federico Berti

Suonate la tromba e il tamburo,
il corno suonate a distesa,
la bionda vuol fare l’intesa
va in sala d’attesa dall’imperator

E’ andata con fiero cipiglio,
a cena col biondo ammiraglio,
gli sventola il bianco ventaglio,
gli bacia il pendaglio con tanta passion

Per fare la cosa più ardita
si agghinda a bracciali e monili
gli compra le bombe e i fucili
con rate mensili da cento milion

Ai piedi del duce straniero
la bella pastora del gregge
s’impegna a comprare per legge
duemila scorregge di gas natural

Il doge galante s’inchina
le fa una tariffa speciale
lei firma una bella cambiale
gli affitta leale lo scudo spazial

La bionda a quel punto gli dice
levatemi alfin la gabella
quell’altro si gratta l’ascella
le timbra la bolla e la manda a pagar

La pecora torna all’ovile
più nera di quando è partita
e dice alla corte riunita:
“Missione compiuta Eialallallà!”

Giorgia Meloni nella primavera del 2025 si è presentata come la perfetta intermediaria tra Europa e Stati Uniti, con l’obiettivo di trattare la questione dei dazi imposti da Donald Trump. Tuttavia, il negoziato si è rivelato un fallimento totale: Trump ha annunciato dazi al 50% sull’Europa a partire da giugno, senza offrire alcuna garanzia a Italia e Ue. Anzi, Giorgia Meloni si è impegnata ad acquistare ingenti quantità di gas metano e armi dagli Stati Uniti, nonché a noleggiare il sistema satellitare di Elon Musk per la sicurezza militare nazionale, dando prova di una sottomissione politica e strategica senza precedenti. Il risultato è un disastro politico ed economico per l’Italia, con accuse di incapacità e tradimento delle imprese nazionali, mentre le Borse europee crollano e cresce la tensione interna. Un fiasco completo che mette in discussione il ruolo e la credibilità della premier sullo scenario internazionale. Fosse stata lei all’opposizone avrebbe forse invocato, come fece a suo tempo col presidente Mattarella, un processo per alto tradimento.