Ripartizione Siae. Il nuovo criterio ‘analitico’. Promuovi la tua musica

Ripartito Siae.
Il nuovo criterio
‘analitico’

Editoriale Italvox
di Federico Berti

Ho letto le novità sul nuovo criterio ‘analitico’ nel riparto Siae e seguito con vivace interesse le discussioni nei blogs di molti autori, comprensibilmente delusi dal minor impatto di ogni singolo borderò sul ripartito semestrale delle quote. In effetti anche a me, nell’analisi dell’ultimo semestre nel ripartito delle edizioni musicali Italvox, l’etichetta discografica di cui mi sto occupando da qualche anno, pare evidente il calo drastico di compositori normalmente molto quotati come Gualdi, Kramer, Castellina e Casadei, specialmente alcuni tra i loro brani più popolari. Parlo di un calo pari a circa la metà. Tuttavia trovo ugualmente doveroso segnalare un paradosso che ha lasciato noi della casa editrice piacevolmente meravigliati: nonostante questo ‘cataclisma’, il diritto di edizione Italvox nel primo semestre dall’adozione del nuovo criterio, ha registrato un aumento complessivo. Com’è stato possibile? Il calo dei grandi successi pare sia controbilanciato dalla crescita, talvolta una vera e propria ‘rianimazione’, delle opere e degli autori minori. In buona sostanza meno quote ai grandi nomi, più ai piccoli autori. Questo posso dimostrarlo documentazione alla mano e per il momento mi sembra un dato positivo. Tra le novità che potrebbero aver influito sul risultato è proprio la digitalizzazione dell’archivio e l’attenzione che abbiamo riservato in questi anni ai piccoli autori, dando loro visibilità al pari degli altri. Non posso fare a meno di osservare che fin dall’inizio della nuova gestione, Italvox aveva previsto che il cambiamento si sarebbe mosso in questa direzione, il risultato si vede e ne siamo contenti.

Consigliamo ai nostri
autori e agli esecutori

Il nuovo criterio di riparto Siae dà molta importanza alla presenza online, i brani che hanno registrato risultati migliori sono quelli più presenti nel Web e questo obbliga a tenere presente due fattori, fondamentali per tutta la nuova editoria musicale: il primo è l’importanza della quantità e non solo della qualità. Si deve cioè comporre spesso, pubblicare spesso, intrattenere un rapporto regolare con la propria audience, nei propri canali, collaborare con diversi editori per raggiungere un pubblico più vasto e se possibile, collaborare anche con altri autori/esecutori. In questo modo il calo inevitabile dei vostri migliori successi, verrà compensato dalla crescita delle opere minori e la regolarità della presenza online potrà garantirvi un miglior risultato. Agli esecutori, noi consigliamo una ragionata ‘esplosione’ dei contenuti nei social networks. Filmatevi ogni volta che potete, anche con un cellulare, se non avete un vostro canale mandateci i video e penseremo noi a promuoverli. Mandate le foto dei luoghi dove andate a suonare, il backstage dei concerti e così via, rispondete sempre ai commenti di chi vi segue. Sono tutti fattori che incrementano la vostra presenza online, di conseguenza la crescita delle visualizzazioni e se la nostra analisi è corretta, il punteggio nella ripartizione delle quote Siae. Se avete dubbi contattateci, siamo qui per affiancarvi.

L’importanza del fare ‘rete’

Come qualcuno ha notato, nei nostri canali promuoviamo anche le produzioni di altre etichette discografiche, non solo il materiale dei nostri autori. Mi è stato chiesto perché mai spendere tempo e risorse per portare acqua al mulino di qualcun altro, che potrebbe non ricambiare la cortesia. Il motivo è che nella nuova editoria online la logica non è più quella della competizione frontale. L’editore ha il compito di mettere al centro della sua attenzione il pubblico che vuole selezionare, inviandogli materiale e proposte che possano stimolarlo, ispirarlo. Mettiamo in circolazione articoli presi da altri blogs, musiche da vari canali, perché ci interessa l’esperienza di chi ci segue. La credibilità viene prima di tutto e si guadagna anche dando importanza al valore dei contenuti. Questa nostra politica di collaborazione aperta ha migliorato la presenza online complessiva della casa editrice, consentendo una migliore promozione degli autori anche in assenza di un investimento in visualizzazioni a pagamento, che del resto non danno quasi mai risultati sensibili se non a fronte di capitali ingenti, che spesso influiscono in modo negativo sulla qualità del contenuto. Noi promuoviamo cultura e questa viene semplicemente trasmessa per quel che vale, non per quel che frutta: Italvox ha fatto propria la modalità del content marketing, dove è il contenuto promuovere sé stesso in ragione del suo valore immateriale. La conseguenza è un miglioramento complessivo in tutto il repertorio, non l’emergenza di pochi sulle spalle dei molti, ma una crescita autenticamente collettiva. Crediamo che questa sia la forza della nuova editoria online, se usata con intelligenza la tecnologia può essere uno strumento utile alla crescita culturale e in conseguenza di ciò, con il nuovo criterio analitico Siae, anche al riparto del diritto d’autore.

Con i migliori auguri
Federico Berti per Italvox

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