E’ incredibile, il livello di delirio collettivo a cui siamo arrivati. Col disastro economico, umano, ambientale, che stiamo vivendo, la gente ritiene di avere energie da spendere per firmare petizioni contro il menu alternativo nelle mense scolastiche per la religione islamica ed ebraica: non per le scelte di tipo vegano e vegetariano, che rientrano sempre nella stessa categoria giuridica dei menu ‘culturali’, ma solo per quelle che (guarda caso) interessano la comunità islamica e quella ebraica. Una petizione subdolamente islamofoba e antisemita, mascherata da pseudo ambientalismo di facciata.

Chiariamolo una volta per tutte, la questione del menu alternativo nelle scuole non è nata da una scelta unilaterale del Comune di Bologna, ma è un adeguamento delle mense scolastiche in generale al Decreto Ministeriale del 28/10/2021 attraverso le “Nuove linee di indirizzo per la ristorazione scolastica, ospedaliera e assistenziale”, dove si stabilisce che l’obbligo di prescrizione medica per la richiesta di varianti sul menu delle mense scolastiche (e aziendali) non vale per le diete religiose, culturali o tradizionali, categoria di cui fanno parte la dieta vegetariana, quella vegana e naturalmente quella islamica o quella ebraica.

Nessuna sostituzione etnica dunque, rilassatevi, solo un normale diritto all’autodeterminazione dell’alimentazione: fino a quando la macellazione Halal e Kosher saranno ancora ritenute legali in Italia, chiunque ha il diritto di chiederne l’opportunità di scelta sul menu della mensa aziendale o scolastica. A tutti quelli che hanno perso tempo a firmare una corbelleria come la petizione islamofoba e antisemita, subdolamente mascherata da un malato pseudo ambientalismo di facciata, rispondo che state ranocchiando in modo ridicolo e scomposto. Pensate alle battaglie davvero importanti, piuttosto.