Proverbi sulla Fortuna. Ritornelli in terza rima.

Ritornelli in terza rima tratti dal
Florilegio di Federico Berti

Chi benestante se ne sta in finestra,
e chi la vita rischia appeso a un filo
per pochi spicci e un piatto di minestra.

Col suo telaio dalle trame spesse
la vita è una filanda sconfinata
che l’uomo ordisce e la fortuna tesse.

Colui che ciecamente al caso affida
la cieca sorte che del caso è figlia,
la sua carrozza un cieco avrà per guida.

Colui che non si mette alla ventura,
ventura non avrà per grazia piena
non ha ventura chi non s’avventura.

Fortuna cieca non sa dar consigli,
ma ciecamente gira la sua ruota
e può accecare gli occhi dei suoi figli.

Non perdere il mordente e la costanza,
quando ti sputa in faccia la fortuna
tu devi coltivare la speranza.

Se la fortuna può ingannar l’istinto
la malasorte è stimolo all’ingegno,
t’insegna come uscir dal labirinto.

Se non lo sai è tempo di capire
che al tuo destino stai andando incontro
per quella via da cui lo vuoi fuggire.

Sì come insegna quell’antico detto,
se la fortuna è capricciosa e cieca
la mala sorte ha l’occhio di un falchetto.

Talvolta la fortuna istupidisce
e par che mostri solo il suo rovescio
agli occhi di colui che favorisce.

Travolto dai marosi del destino,
chi annega nell’abisso sconfinato
si afferra disperato ad ogni spino.


Approfondimenti


Proverbi sull’Acqua
Proverbi sul Cambiamento
Proverbi sulla Fortuna

Condividi