Guida all’incisione di audiolibri. Consigli, attrezzatura, tecnica vocale

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Consigli pratici per
l’incisione dell’audiolibro

Articolo di Federico Berti

1. Preparazione

Prima di iniziare la registrazione, leggi attentamente almeno una volta il testo dell’audiolibro e prendi familiarità con la storia e i personaggi. Fai delle note o evidenzia parti importanti che richiedano particolare enfasi o intonazione. Anche la lettura infatti richiede a suo modo un minimo di regia preventiva, specialmente se la registrazione è pensata per rimanere nel tempo. Quando vi siano personaggi da interpretare, è bene caratterizzarli in modo coerente nel corso della lettura, ma senza esagerare: chi ascolta audiolibri in genere predilige un’interpretazione moderata a una molto drammatizzata. L’interprete dovrebbe tenersi un po’ in secondo piano rispetto al testo. Là dove si debbano leggere nomi o parole in una lingua straniera, è buona pratica verificarne sempre la corretta pronuncia con un dizionario della pronuncia fonetica, disponibile di solito online e gratuito.

2. Attrezzatura

Assicurati di avere l’attrezzatura adeguata per la registrazione. Ti servirà un microfono di buona qualità, preferibilmente a condensatore, collegato a un’interfaccia audio. Utilizza un software di registrazione adeguato per ottenere una qualità audio pulita. Anche un programma di acquisizione audio open source può servire allo scopo, l’importante è che sia in grado di tagliare, incollare, copiare, spostare parti dell’audio, pulire un eventuale fruscio se presente, inserire un leggero riverbero. Davanti al microfono si deve porre un filtro antipop per attenuare le lettere cosiddette ‘plosive‘ (p, t, b, d, r) o le sibilanti (s, f, z) che tendono a impattare molto sull’aria con un risultato fastidioso sulla produzione. Se non ne hai uno puoi ottenerlo anche da una calza di nylon tesa intorno a un supporto circolare, da fissare direttamente a poca distanza dal microfono o da tenere in mano durante la lettura. La bocca dovrebbe trovarsi a circa 10-15 centimetri dal microfono, quando si vuole esaltarne la pienezza, il calore dei bassi, la rotondità, allontanandola quando si devono pronunciare parti del testo a un volume più alto. E’ molto importante non annegare la voce in un’effettistica troppo invadente, poco apprezzata dal pubblico degli audiolibri

3. Ambiente silenzioso:

Trova un luogo tranquillo e privo di rumori di fondo per registrare. Puoi utilizzare pannelli fonoassorbenti o tende pesanti per ridurre l’eco e il riverbero nell’ambiente. Se non trovi nulla di simile, disponi il banco di registrazione davanti a un guardaroba con le ante aperte, chiudi le finestre e se possibile abbassa le serrande, o accosta le persiane. Si ottiene in genere un risultato migliore incidendo nelle ore notturne, quando vi siano meno rumori di fondo all’esterno dell’edificio in cui si svolge la sessione. Meglio tenere un po’ più basso il volume di registrazione avvicinando al microfono la fonte sonora, per limitare il fruscìo dell’ambiente. Esistono anche effetti di riduzione del rumore che si possono utilizzare in fase di editing, ma tendono ad alterare il suono originale per cui è bene partire già da un suono il più possibile pulito per poterne fare un uso limitato.

4. Tecnica vocale

Prenditi cura della tua voce. Fai degli esercizi di riscaldamento vocale prima di iniziare la registrazione, vocalizzi e respirazioni profonde. Mantieni una buona postura e cerca di parlare chiaramente, distintamente. Respira correttamente, pratica se puoi la respirazione addominale che consiste nel riempire la parte più bassa dei polmoni, in modo da incamerare più aria ad ogni respiro. Non parlare mai quando hai poca aria nei polmoni, non è salutare per la tua voce, puoi rischiare di prendere vizi che poi nel lungo periodo causano afonie ricorrenti e nei casi più gravi, noduli alle corde vocali. Si consiglia di studiare preventivamente le basi della dizione ed esercitarsi in modo costante, quotidiano, per sviluppare un modo di leggere ad alta voce pulito, elegante, non invasivo.

5. Interpretazione:

Cerca di rendere la lettura il più coinvolgente possibile. Adotta un tono di voce appropriato per i diversi personaggi e situazioni. Se il testo prevede la figura di un narratore, la sua modalità di espressione dovrebbe essere neutra perché risaltino un po’ di più gli eventuali personaggi e i dialoghi sulle parti descrittive. Fai delle pause adeguate tra le frasi e i paragrafi per consentire al lettore di assimilare il testo, ma non esagerare nella teatralità. L’amante dell’audiolibro, almeno in Italia, non ama narratori troppo invadenti e individualisti.

6. Editing:

Dopo aver completato la registrazione, utilizza un software di editing audio per pulire eventuali rumori di fondo, regolare il volume e tagliare eventuali errori o pause indesiderate. Assicurati di mantenere una qualità audio uniforme su tutto l’audiolibro. Il livello di uscita del suono dev’essere intorno a -1 dB, il formato richiesto dalla maggior parte delle piattaforme di distribuzione è in Mp3, mono (non stereo) a flusso costante di dati. Evita nel modo più assoluto la musica di sottofondo durante la lettura, semmai è possibile inserire un breve stacco musicale ogni 5-10 minuti, qualche raro intervento di rumoristica. Non è un radiodramma. Suddividi l’audio in ‘capitoli’ di 10 minuti al massimo ciascuno, sono più facilmente gestibili. Aumenta il volume d’ingresso della voce se basso, con un effetto di guadagno, poi equalizza la voce tagliando le frequenze molto basse, molto acute e moderando i toni medi. Aggiungi un effetto di leggera compressione, per diminuire la differenza tra picco di volume e livelli più bassi: questo permette di alzare il livello generale di uscita del suono, ma non esagerare perché il compressore tende ad aumentare anche il rumore di fondo generando il fruscio là dove in registrazione lo si era accuratamente evitato. Alla compressione dovrebbe seguire la normalizzazione, che porta l’insieme dei livelli al livello desiderato di dB. Impara a usare l’effetto di riduzione del rumore, per togliere il fruscio generato dalle precedenti operazioni.

7. Revisione:

Fai una revisione attenta dell’audiolibro prima di pubblicarlo. Ascolta attentamente per individuare eventuali errori di pronuncia o di lettura e correggili. Se vi sono ancora dei picchi di volume, rumori indesiderati, tagliali. Sarebbe meglio evitare di correggere le parti narrate leggendole nuovamente, perché la differenza è di soluto udibile e non piacevole, non si ottiene mai un risultato perfetto. Dove però vi siano errori evidenti, quelli vanno corretti comunque.

8. Formato e distribuzione:

Esporta l’audiolibro in un formato adatto alla distribuzione e prepara una copertina adatta al testo che si vuole pubblicare. La copertina dovrebbe contenere gli elementi fondamentali del narrato, va progettata normalmente su base quadrata a 3000×3000 px e 300 dpi, adattandola poi alle singole piattaforme di pubblicazione. Puoi scegliere di pubblicar l’audiolibro solo in digitale per distribuirlo nei canali di distribuzione online o venderlo direttamente sul tuo sito web, oppure stamparlo per distribuire il cd fisico. Ricorda, la registrazione di un audiolibro richiede tempo, pazienza e dedizione. Pratica costantemente per migliorare la tua tecnica e offrire un’esperienza di ascolto di qualità ai tuoi lettori.


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