Manuel Sandino. Il pittore falsario. L’ospedale fantasma

Romanzo di fantascienza italiana. Cyberpunk. Download ebook. Estratto dall'audiolibro.
Murale di Manuel Sandino sulle pareti dell’Ospedale fantasma

L’ospedale fantasma
Personaggi

Manuel Sandino

Ospite del manicomio criminale per aver falsificato monete di tutto il mondo, Manuel è un artista di talento. E’ riuscito a guadagnarsi la fiducia di un medico africano, dando lezioni di disegno a sua figlia in cambio di tele e colori per riprendere la produzione creativa nell’ospedale fantasma, poi s’è accorto che i suoi dipinti sparivano misteriosamente e così ha iniziato a dipingere direttamente sulle pareti dell’istituto, realizzando un’opera muraria apocalittica di grande valore. “Rubate questo, se siete capaci!”. Un’alone di leggenda avvolge l’artista messicano, al cui santuario laico sempre più critici e appassionati rendono visita. Ma uno dei suoi quadri non s’è mai mosso dal cavalletto e qualcuno inizia a chiedersi il perché…

Dal Cap.3, L’angelo della robotica

“La bellezza a volte sa prendere un aspetto insospettabile, si veste di sporco, indossa un mantello lacero, una maglia scolorita. – E’ una predisposizione dello spirito – spiega il pittore messicano tirando su col naso e grattandosi uno zigomo coll’unghia sporca dell’anulare, mentre la punta del pennello stretta fra le dita ruvide oscilla schizzando il colore tutt’intorno; un dipinto nel dipinto, l’intero studio nel suo romantico disordine sfoggia quelle gocce di vernice con lo stesso orgoglio d’una cortigiana che mostra i suoi gioielli. Pare si guadagnasse da vivere falsificando soldi il latino, aveva riprodotto valuta da ogni parte del mondo che scientificamente metteva in circolazione attraverso una vasta rete di contatti. Stampava pochissime unità per volta, le usava per acquistare beni materiali di scarso valore all’estero da rivendere sotto costo nei luoghi più improbabili, utilizzando false carte di credito per convertire il denaro in moneta virtuale. Nessuno sospettava di lui fino al giorno in cui si verificò una singolare coincidenza, gli venne commissionata la matrice d’una valuta reale dal poligrafico dello Stato: non doveva ricopiare il disegno d’un biglietto esistente ma produrne uno e firmarlo, era la prima volta che gli capitava di svolgere quel mestiere in modo completamente legale. Dopo aver consegnato un lavoro impeccabile al cliente, gli venne la brillante idea di falsificare la moneta da lui stesso creata, fu allora che la magistratura s’insospettì quando vennero denunciati più biglietti con lo stesso numero di serie, senza nessun particolare evidente a distinguerne la mano: durante le indagini sul suo conto venne alla luce l’incredibile apparato che Sandino, questo il nome del pittore, aveva messo in piedi. Vive qui dipingendo su tele che gli portano in dono gli abitanti del paese, per ricambiare dà lezioni gratuite ai loro figli.

Dalle tre arcate filtra ancora la luce del giorno andando a incendiare il cavalletto, quei colori sembra quasi vogliano sollevarsi dalla tela; ogni sera a quest’ora quando il fascio di luce dona all’opera una scintilla che sembra emanare dall’interno, Maria vien qui e si ferma davanti al suo ritratto fino a quando l’oscurità non l’inghiotte. E’ una macchina di ultima generazione progettata per accogliere gli spettatori nel cinema di Loiano, strappare i biglietti e guidarli tra le poltrone in penombra; le han dato un design pensato per il pubblico dei cinefili, per qualche anno è stata la maschera più amata dai bambini del paese, quando poi l’ospedale Alderico Barbacani infilò la sua parabola discendente i volontari dell’associazione vollero farne dono alla struttura, l’androide venne quindi riprogrammato e iniziò a svolgere funzioni di sorveglianza armata. Sandino l’ha ritratto in forma umana dipingendo il suo volto così come secondo lui avrebbe dovuto apparire se fosse stata una donna reale; Maria da quella volta rimane incantata ogni giorno per diversi minuti innanzi al quadro, come un’adolescente scopre allo specchio il seno che spunta sotto la camicia da notte. Il quadro non è stato mai rimosso dal cavalletto, ormai viene considerato parte integrante dell’arredamento. (Continua a leggere…)


L’Ospedale Fantasma
Romanzo di Federico Berti


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi