Tolstoj e l’Ordalia. La nascita dello Stato di Diritto
Il racconto Sudoma di Lev Tolstoj è stato scritto e pubblicato nel 1875, fa parte dei Quattro libri di lettura destinati alle scuole elementari, una raccolta di testi e fiabe che l’autore compose e fece pubblicare proprio in quell’anno per l’istruzione dei bambini e dei ragazzi. Difficile dire se fosse una leggenda locale o una semplice invenzione letteraria, però possiamo analizzarlo razionalmente, per ricavarne un insegnamento.
Tema centrale del racconto è l’amministrazione della giustizia in una remota antichità, quando ci si affidava più alle ordalie e all’intermediazione del soprannaturale, che non a un vero e proprio stato di diritto.
Le parti che reclamano giustizia si recano in vetta a un colle, dove misteriosamente cala dal cielo una catena, che ognuna delle parti s’impegna ad afferrare, ma solo chi è innocente vi riesce.
Il problema posto dal racconto è che questo sistema si riveli a un certo punto non solo ingiusto, fallibile, ma palesemente falsificabile, ragion per cui la catena smette di scendere dal cielo: nasce così lo stato di diritto, sull’inefficacia delle superstizioni e delle stesse religioni a dirimere le controversie. Il racconto spiega in soli due minuti la nascita del sistema giudiziario e la caduta delle teocrazie.