Sonetti romaneschi, “Er pappagallo”, ovvero Grillo e il sonetto per la Raggi.

Er Pappagallo

Sonetti romaneschi
Satira, poesia

Nuova serie n.04
Leggi la prima serie

Un pappagallo s’era messo’n testa
da fa’er sonetto pe’ na gran contessa
j’aa scritt’a memoria circonflessa
ch’ee penne arazzàte su’a cresta.

Volea fa’ pure er fino dicitore
d’innanzi ar popolino incuriosito
ma come ha uperto bocca s’è sentito
‘no strillo bbòno da schiantasse er core

Dicette allora lei: “Pe’fa ‘n sonetto
ce vònno du’ quartine e du’ terzine,
Vòi fa’e rime? Hai da sape’r dialetto!

L’accento forte dopo quello fine
si nun sèi bòno, tièttelo pe’ detto:
fai solo ride’ i polli e’e galline”.

Glossario
romanesco

circonflessa: non-sense
arazzàte: drizzate, arrapate
fino dicitore: colui che recita poesie
oprì bocca: iniziò a parlare
quartine: stanze di quattro versi
terzine: stanze di tre versi
tièttelo: tientelo

Rassegna stampa
Franco Ferrari,
Beppe Grillo e il
‘sonetto’ per
Virginia Raggi

Marta Colombo, ‘Giornalettismo’, 17 luglio 2020, Beppe Grillo pubblica il sonetto in cui i romani sono definiti “gente de fogna”

Mario Lavia, ‘Linkiesta’ 13 Luglio 2020, Circo di terz’ordine. Il pizzino di Grillo è incomprensibile, ma non importa: Roma ha già dimenticato Virginia Raggi.

Nessuno ha capito se il testo in romanesco del fondatore del Movimento sia a favore o contro la sindaca. Il comico genovese conosce l’arte della menzogna come forma letteraria e come strumento politico: tutto è vero e tutto è falso. Consigli per risparmiarci perlomeno l’esegesi.

Simone Canettieri, ‘Il Messaggero’, 12 Luglio 2020, Beppe Grillo pubblica il sonetto per Raggi: «Roma nun te merita». Lei critica l’autore: «Gente di fogna va tolto»

A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente da poco. Lassa perde. Nun te spormonà, sta a fa un bucio de culo, puro senza rubbà, e , chi te critica quà, chi te critica là, chi c’ha er pupo sur fòco, e, jielo devi da tojie, e n’artra che se lamenta che nun je risponni, che nun la vai a sentì, che c’ha puro lei quarche cosa da lamentasse

Dal profilo di Franco Ferrari, la finissima prosa spacciata per sonetto romanesco

Che autogol quel sonetto per Virginia Raggi: insultare gli elettori non è mai una buona idea


Guai a insultare i cittadini di “non capire” quando si governa, mai dire agli elettori che la colpa è la loro, come fa il ‘Poeta’ nel sonetto che tante polemiche ha sollevato in queste ore. Se in tanti non hanno intenzione di tornare a votare per il Movimento 5 Stelle o per Virginia Raggi la colpa non è la loro che non capiscono, come minimo è di chi non si è spiegato abbastanza bene da farsi capire.

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