In tutti i mestieri c’è l’imbroglio per riempire il portafoglio

Canzone dei mestieri

Musica trad. Cantastorie
Testo di Federico Berti

Al centro commerciale l’offerta è conveniente
concorsi e promozioni dan tutto via per niente
il prezzo l’han gonfiato due settimane fa
all’ultimo minuto lo vanno a ribassar

Col buono della spesa bisogna stare attenti
van solo a giorni pari dopo le quattro e venti
la conta dei bollini non è una donazion
ma solo un buono sconto non farti un’illusion

Ma l’assicuratore è proprio un bel mestiere
promette mari e monti che non può mantenere
col premio massimale, la classe di penal
ha sempre qualche scusa per non voler pagar

In banca se tu vai per un finanziamento
t’imprestano tre soldi ne vogliono altri cento
ai ricchi porte aperte, denari in quantità
a chi ne ha più bisogno il monte di pietà

Una vecchia canzone dei mestieri scritta da Piazza Marino, poi aggiornata da Giuliano Piazza, il mio maestro, e ora da me, con i mestieri del post-capitalismo. Un mondo in cui nemmeno le promozioni ai supermercati, per quanto sembrino allettanti, sono più autentiche. I prezzi si gonfiano per ribassarli all’ultimo minuto, i bollini della raccolta punti servono solo ad avere lo sconto su prodotti da acquistare, nessuno ti regale niente insomma. Per non parlare del mondo creditizio e previdenziale, dove le assicurazioni fanno promesse e poi non le mantengono, mentre le nache danno soldi solo a chi li ha già, con tassi di interesse altissimi, talvolta al limite dell’usura legalizzata. Una satira sul vecchio adagio secondo cui in tutti i mestieri c’è l’imbroglio per riempire il portafoglio, e un omaggio ai maestri cantastorie del passato.

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