Maupassant e la Massoneria

Guy De Maupassant, Mio Zio Sosthène (1882). Voce narrante Federico Berti

Nel racconto Lo zio Sosthène, Maupassant prende di mira in modo volutamente provocatorio sia la Massoneria che la Chiesa cattolica, considerandole due “chiese” rivali ma sostanzialmente simili nelle loro ambizioni di potere e influenza sociale. Il protagonista, nipote di Sosthène, si trova beffato dall’alleanza tra lo zio massone e un frate gesuita, che, in nome dell’interesse personale e della convenienza, si accordano per escluderlo dall’eredità. Da spirito laico e scettico, Maupassant guarda con disincanto a entrambe le istituzioni, sottolineando come, dietro gli aspetti più superficiali dell’una e dell’altra, si celi la stessa brama di prestigio e denaro.


Guy de Maupassant sviluppò questa critica all’interno del più ampio contesto culturale e filosofico del suo secolo, segnato da forti tensioni tra la Chiesa cattolica, nazionalista e monarchica, e la Massoneria, borghese e repubblicana. La sua posizione scettica e disillusa non è isolata, ma condivide affinità con quella di altri pensatori suoi contemporanei.


Il pessimismo di Schopenhauer, che aveva teorizzato l’idea di una volontà di sopravvivenza cieca e irrazionale alla base di ogni creatura, trova piena espressione nella rappresentazione che Maupassant offre delle istituzioni religiose e para-religiose: esse non sono altro che manifestazioni organizzate della stessa volontà di potenza insita nella natura. Questo pessimismo profondo e filosofico spiega, tra l’altro, perché l’autore non proponga alcuna alternativa costruttiva, né nutra speranze di redenzione sociale: se la natura umana è intrinsecamente viziata, ogni forma di organizzazione collettiva, religiosa o laica, non può che riprodurne i meccanismi.

Maupassant era stato profondamente influenzato dal realismo critico del suo mentore Gustave Flaubert, che gli aveva insegnato a osservare la società con distacco ironico, mettendone in luce le contraddizioni. C’era poi il quadro politico e sociale della Francia post-rivoluzionaria, in cui parte della Massoneria si era radicata nella società del tempo come un baluardo dell’anticlericalismo, promuovendo l’istruzione laica e la separazione tra Chiesa e Stato.

Questo scontro aveva raggiunto l’apice con le leggi Ferry (1881-1882) sulla scuola pubblica, proprio nell’anno in cui fu pubblicato il racconto. In quegli anni, alcune logge massoniche francesi avevano scelto l’ateismo militante, propagandando addirittura lo sradicamento del cattolicesimo. Maupassant, pur condividendo la diffidenza verso ogni dogmatismo, non si schierò con nessuna delle due fazioni.

Zola, capofila del Naturalismo, condivideva con lui l’interesse per un’analisi disincantata della società, sebbene con un approccio più sistematico: entrambi denunciavano le istituzioni come strumenti di oppressione sociale, ma mentre Zola credeva nella possibilità di riforme, Maupassant manteneva una disillusione radicale, priva di speranze. Come lui, anche Anatole France (1844-1924) in quegli stessi anni staca sviluppando una satira amara contro il clericalismo e il conformismo borghese; dal canto loro, Baudelaire e Rimbaud, con il loro disprezzo per la morale convenzionale (in letteratura, come nella vita) incarnavano un modello di ribellione esistenziale che influenzò anche la rappresentazione dell’ipocrisia religiosa in Maupassant. A differenza dei simbolisti, però, questi rimase ancorato a un realismo privo di lirismo.

Nel racconto dello zio Sosthène (1882), l’alleanza tra il massone e il gesuita per escludere il narratore dall’eredità simboleggia la complicità tra due poteri solo apparentemente rivali: questa rappresentazione della convergenza tra forze ideologicamente opposte anticipa di oltre un trentennio le riflessioni dello storico Hilaire Belloc, che solo nel 1914 osserverà come la Massoneria francese abbia raggiunto una piena normalizzazione sociale, assumendo un ruolo paragonabile a quello tradizionalmente svolto dalla Chiesa nell’organizzazione della società borghese. La lucidità con cui Maupassant coglie questa dinamica dimostra che la sua critica non era semplicemente contingente, ma ha saputo individuare meccanismi destinati a segnare durevolmente i rapporti tra potere spirituale e temporale nella società moderna.


La violenza educativa genera i mostri che teme
Mini Books e Intelligenza Adattiva
Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione
Commissione Bavaglio sull’Intelligenza Artificiale
Etgar Keret e il Pesce d’Oro. Identità e assimilazione in Israele
L’Apocalisse AI che farà bene alla scrittura
Lancillotto fra leggenda e realtà
Intuppatedda e Patriarcato in Giovanni Verga
Come il Sionismo ha tradito sé stesso
Moni Ovadia e il Revisionismo Storico
Sadeq Hedayat e Chretien de Troyes
Poveri ma ricchi. Arte e boheme in Verga
Il mito del ‘prompt’ perfetto
Maupassant e la Massoneria
Possessione e isteria in Maupassant
Garlasco è la nuova Bibbiano
Voto di scambio e intimidazione
L’effetto frullatore dell’AI sul tuo stile
Censurato per dieci anni. Pushkin e l’alluvione del ’24
E’ possibile un sionismo ateo?
Maupassant e il golpe che non fu
Induzione all’astensione e Froda Costituzionale
La natura come rivelazione in Maupassant
La favola del limite a 50 Decibel
Highlanders del Busking. Ne resterà solo uno!
Arte di strada a Terni fra innovazione e criticità
Borochov e il proletariato ebraico
Artisti di strada per il Referendum
Maupassant e la condizione degli orfani nell’Ottocento
Una parola definitiva sul conflitto israelo-palestinese
Genitorialità per altri in Maupassant
Moses Hess e il sionismo marxista
Quando la beffa dice il vero.
Il sionismo socialista delle origini
Tempo ciclico e tempo lineare in Jack London
L’amore incondizionato e autodistruttivo in Maupassant
Jack Johnson e il bruto delle caverne
L’agro romano secondo Alberto Moravia
Perché non parliamo mai di ‘homme fatale’
Il nemico numero uno secondo Capuana
Beni comuni digitali. Verso un’IA pubblica e partecipativa
Elogio della complessità. La lezione di Heinrich von Kleist
Antispecismo nell’Ottocento? Il ‘Pierrot’ di Maupassant
L’antroposofia dei mostri secondo Herman Hesse
Scacchi d’amor cortese. L’evoluzione del potere femminile.
Segnali precoci della violenza di genere in Ada Negri
Sai veramente riconoscere un testo prodotto da una AI?
Herman Hesse e l’Influencer Marketing
Zingaro non è un insulto. Oltre lo stigma sociale
Psicologia del Femminicidio in Maupassant
Gli scacchi metafora della lotta antischiavile
Pigmalione e lo Spiritismo in Luigi Capuana
Diversifica il tempo che investi. Moltiplica i panieri
Propaganda e storytelling. La narrativa del ‘visionario’ in Elon Musk
Altro che occultismo! Memoria creativa nel dormiveglia
Realismo Socialista nel ‘Messicano’ di Jack London
La vittima è colpevole. Violenza in Maupassant
Una bocca inutile. Ada Negri e gli anziani nel 1917
Sessismo implicito in Maupassant
J.D. Vance, Ursula Von Der Leyen e l’asino cornuto
Pugilato e lotta di classe in Jack London
Don Chisciotte e l’eolico
La politica dei dazi nella narrativa mondiale
Memoria e conoscenza in Giordano Bruno
Nicola il caldarrostaio all’angolo dl’imbezél
Empatia e attivismo. Il re è nudo
Sara Maranelli, la Violetera di Bologna
Lo specchio bianco. Dal modello all’intelligenza artificiale
Arte di strada, mindset e inclusione. Osservatorio Street-art
Daniel Suelo e Stefano Zini. Due clochard a confronto
Sigmund Freud e Artemidoro di Daldi.
Cos’è l’Housing First e come può migiorarci la vita
Il pietrificatore di Firenze. L’arte oscura di Girolamo Segato
Arancia meccanica, ovvero i delitti di Ludwig
Grooming Gangs e sciacallaggio politico
Cecilia Sala libera grazie a Giorgia Meloni?
Goldreik-U tra neo-machismo e guerre nucleari
Per risparmiare 24 secondi. Bologna a 30 km/h
Giovanna Pedretti. La verità è un falso problema
Matrimoni misti e cittadinanza israeliana
Canto del Viburno rosso e Sich di Zaporyzhia
L’Ucraina non è nazista. Stepan Bandera non è un eroe
Un peso, una misura. Crimini di guerra russi e ucraini
Come nasce il Nazionalismo ucraino e quali sono i suoi valori
La censura euro-atlantica sull’Ucraina
Mendicare la pace ai signori della guerra
Foreign fighters, Contractors e guerra asimmetrica
Una serpe in seno all’Europa. Neonazismo e sovranismo
Falso ma vero. Azovstal tra mito, storia e disinformazione
Wagner Group. Uno stato fra gli Stati. Il ricatto di Prigozhin
Siberia. Deportazione o terra promessa?
Amur, confine di un genocidio nell’estremo oriente russo

L’inno nazionale ucraino: “Noi, fratelli, siamo di stirpe Cosacca”
Unità PSYOP e imperialismo. La guerra che abbiamo in testa
Jessikka Aro. Il Debunking delle mezze verità
Ucraina, Stati Uniti e glorificazione del nazismo
Profughi di un Dio minore? Bloccati alla frontiera Ucraina
ENI, Greenwashing e disastri ambientali
Holodomor, oltre il negazionismo e il revisionismo
Sergio Endrigo e le Foibe. 1947 nella propaganda revisionista
Stalin non era stalinista. Luoghi comuni e leggende nere
Africa Occidentale. Storia del Ghana, del Mali e del Songhai
Spazi africani nel mito greco. Teoria del Sahara Verde.
Il mito delle Amazzoni in Africa. Dai classici al Dahomey
La verità su Boko Haram e il denaro dell’Occidente
Da servi a padroni, la questione della schiavitù nell’Islam
Cosa accade in Nigeria per lo sfruttamento del petrolio
La lotta alla schiavitù tra riscatto e conflitto etnico.
Abeokuta, la leggenda di Lisabi da liberatore a tiranno.
La città degli schiavi Abeokuta e il sito di Olumo Rock
Black Axe Confraternity. L’ascia nera della mafia nigeriana
La tratta delle donne in Nigeria. Superstizione e magia nera
Nigeria, la lotta armata degli Igbo nel delta del Niger.
Furti di petrolio in Nigeria tra resistenza e criminalità
I neri hanno la musica nel sangue? Stereotipi e razzismo
Violenze Onu ad Haiti. Bambini nati da stupri
Periodi intermedi e transizione sociale nell’Antico Egitto
La comunità immaginata dell’Egitto Predinastico
Antico Egitto fra pluralismo e pensiero unico
La leggenda afghana di Zamr Gabrè
La resistenza in Afghanistan. Notizie e prospettive
Scorte alimentari in Cina, politica aggressiva?
La gestione del dissenso in Cina, problemi e prospettive
La questione degli Uiguri. Perché è tanto complessa
La politica della prosperità comune e gli influencers in Cina
La Cina ha accusato gli Stati Uniti di Infettare il mondo?
Chi arma le milizie ribelli in Kazakistan
Rassegna stampa. Chi sono i signori della guerra
Perché aumentano i prezzi dell’energia
La spartizione dell’Artico. Competizione per le risorse
Machismo e violenza di genere nelle sale da ballo
Le leggi delle donne in Italia.
Dracula e il vampirismo tra mito e realtà
Anfetamine, oppiacei, barbiturici. Il nazismo e le droghe
Clandestinità e repressione del druidismo nell’antica Roma
Guerra e disinformazione in Siria. Il caso di Eva Bartlett
Buscetta, politica e narcotraffico. Il segreto di Pulcinella
Michel Foucault e la volontà di sapere
La vera pandemia è nella psicosi di massa
Non solo Greta, non solo clima. Le riforme non bastano
La guerra cognitiva da Bibbiano al genocidio comunista
Bibbiano e l’inchiesta sull’affido. Perché non mi convince
La foto dei bambini al museo. Rapiti dall’androide
La crisi dei missili coreani. Dov’è il malinteso
Le armi chimiche degli Stati Uniti.
Sequestro Butac. La rivincita dei Nerds
Fake news. Responsabilizzare l’utente
Oligarchia della New Policy. Governance e stabilità
Radicali, riformisti, movimentisti
Due luoghi comuni sulla loggia P2
Il falso storico del Dossier Mitrokin.
L’eredità intellettuale di Ida Magli.
Destra e sinistra. Dov’è la differenza?
La verità sul patto fra Stalin e Hitler

Condividi