L’informazione è un libro giallo! Gli anziani raccontano. Interviste in casa di riposo. Libro, Ebook.

Una sequenza video sulla famosa vicenda della saponificatrice di Correggio, commentando questo e altri fatti di cronaca le partecipanti al laboratorio hanno trovato questa efficace espressione per descrivere la logica dei mass-media.

L’informazione
è un libro giallo!

Gli anziani raccontano
Interviste in casa di riposo

Articolo tratto da questo libro,
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Non parlano perché non han la bocca

“Quante ne han dette, vorrebbe il barroccio da portarle via! Quel cimitero lo fanno vedere in continuazione, lui un ciccione sgargiante sorride sempre, ma evidentemente ha gli attributi che gli occorrono, ce l’hanno anche i preti il lambicco; è una storia che da un anno ci van dietro, siam proprio dei mentecatti, più sciocchi noi a guardarlo. Si vede non hanno altro da dare alla televisione. Guarda, anche ora mentre parliamo, lo stanno dando un’altra volta! Quello che ha trovato il dente d’oro nell’ossario, ma ci pensi? Mamma mia non lo vorrei nemmeno se ne trovassi una bocca piena, farei come in India che c’è la bancarella delle dentiere, tu vai la provi e te la metti, come le scarpe. Vorrei che ogni tanto si trasmettesse pure i vivi, no sempre i morti. Guarda un po’ sul giornale se c’è qualcosa di bellino, apri e tu vedi la mamma che ammazza la figliola, il figlio che ha ammazza i genitori, la moglie che ammazza il marito. Parli del tempo, finisci al terremoto in Nepal. A Torino c’è l’esposizione della Sindone, ora va bene che Cristo è risorto, ma è poi il telo che l’hanno avvolto quando lo deposero dalla croce! Poi c’è gli sbarchi dei clandestini, altri morti. Finalmente a pagina 36 parlano della Regina d’Inghilterra e l’erede al trono, naturalmente fan vedere i regnanti intervenuti al pranzo, ma a me che me n’importa? La pensione sempre quella mi danno… Pagina 53 un altro argomento, la diarrea si cura con acqua, zucchero e sale, per reintegrare i liquidi persi dopo ogni scarica. Sfoglia e sfoglia parliamo di storia, 1945 il suicidio di Adolf Hitler e dagli coi morti. Poi c’è il commissario Montalbano che indaga sui delitti, dobbiamo continuare? “

Bartolomeo Manfredi, Caino uccide Abele, sec. XVII
B. Manfredi, Caino uccide Abele, sec. XVII. La letteratura dell’Antico Testamento è piena di omicidi, sacrifici, violenze d’ogni genere.

“Non parlano i giornali perché non han la bocca, il mestiere del giornalista non lo farei mai. Un giornale serve a sapere quello che succede nel mondo, per me è come la sigaretta: andavo a lavorare, prima di aprire gli uffici entravo nel bar, prendevo caffè e sigaretta. Mi vedevano fermare la macchina, andavo dentro e trovavo la tazzina bell’e pronta. Delle volte lo prendo e magari lo leggo solo la sera, però se mi manca me n’accorgo. La questione dei delitti va secondo il partito, per esempio ho sentito dei ragazzi che gli avevano proposto di lavorare alla fiera ma han detto ci penso: avrei paura di lavorare lì, per via degli attentati… E dai con questi morti non c’è verso, dove tu la prendi sempre là finisci. Sembra che al mondo interessi più la morte che la vita. E poi, senza quello che non dicono! I signori han dei soldi, quante porcherie coprono che fanno andar l’acqua alle stelle. La sanno lunga loro. Il giornale tu devi vedere uno che gl’ interessa, me per esempio la politica non la seguo e invece mi piace la cronaca, seguo molto i fatti dentro la provincia. Un altro è diverso. Leggi qua scrive il direttore della rivista, se le storie di ieri sconvolgono, quelle di oggi appassionano come fossero dei gialli. Proprio vero, l’informazione è un libro giallo”.(Continua a leggere…)

Articolo tratto da questo libro,
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