Papa Francesco contro maghi e tarocchi. Gli anziani raccontano. Interviste in casa di riposo.

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Papa Francesco

Contro maghi
e tarocchi

Magia e tarocchi

“Papa Francesco ha detto che per risolvere i problemi in molti ricorrono ai maghi o ai tarocchi ma solo in Gesù è la salvezza, invocare il suo nome; ci sono purtroppo delle persone più furbe che si approfittano di altre per portare via tanti soldi, vi ricordate Vanna Marchi? Leggi sul giornale di persone che ancora oggi si fan fare il filtro d’amore, s’è indebitata per pagare una maga. Possibile, con le unghie di drago o la coda di lucertola, la cenere di non so che: ci cadono, quando uno è ammalato o ha dei grossi dispiaceri si attacca a tutto pur di trovare un motivo di andare avanti. Dicono ti fan parlare coi morti, vogliono solo dei gran quattrini. Son delinquenti, perché approfittarsi della disperazione è da criminali. Però ha fatto della prigione lei, c’era anche un signore ma dopo un po’ di tempo se n’è andato, in galera non c’è finito. Mia sorella disse non andare, per via degli spiriti, una volta che passò da questa Vanna Marchi aveva i labbri tinti, disse: “Mi fece paura a vederla. S’affacciò un uomo, un omone e mi guardò; non mi fece entrare perché avevo le labbra tinte. Mia sorella dice allora guarda, non me ne importa a questo punto, e lui rispose che faceva bene, “Potrebbe succederti qualcosa di brutto”. Conosco una signora, andava a farsi fare le carte per sapere come doveva curare i suoi affari, pensa un po’ la cartomante quanto guadagnava solo coi soldi guadagnati in quella maniera ha fatto studiare fino alla laurea due figli, aprì uno studio da avvocato a Bologna in piazza dei tribunali, d’estate se n’andava a Cesenatico, dove teneva pure un appartamento: provate un po’ a pensare quanta gente andava da questa donna! Mio fidanzato era al fronte, m’avevan detto che s’era rotto una gamba ed era vero infatti, dei soldi la cartomante li prendeva, ma s’accontentava di poco. A me invece il fuoco di Sant’Antonio l’ha segnato un infermiera, nessuno qui lo fa per soldi, solo del bene. Non tutti approfittatori, qui da noi è proprio una tradizione di persone buone che poi quando ti segnano son preghiere quelle che dicono, invocano Gesù o la Madonna, o un santo. Sicché sono in regola, via”.

La voce degli spiriti

“Andiamo con ordine. Conoscevo uno che vedeva gli spiriti, anche in televisione gli appariva suo babbo morto anni prima. Poi una volta sul divano a sedere sentiva spingere di dietro, aveva paura: in ultimo arrivò uno spintone forte, cascò a giacere. Chiamò il dottore. “Una voce mi dice fai questo”; quell’altra volta stava in macchina, vede uno che gli sembrava di conoscere, gli dice: “Vieni avanti”. Arrivò a un punto che finì di sotto la scarpata, è rimasto sugli alberi. Macchina tutta sfasciata da buttar via, arrivarono i pompieri pensarono che vuoi si piglia lassù in mezzo ai rami? Sarà morto! Invece era vivo. Si portò allora dal prete, “E’ uno spirito” disse, aveva qualcosa di brutto. Non gli posso far nulla, dobbiamo portarlo da uno che ha più forza di me. Uno potente, difficile levargli quello che ha addosso, non vien via. Un altro ancora gli portarono una lettera anonima e c’era della polverina dentro; lui annusò questa polverina, andò a casa e la mamma se n’accorse che c’era qualcosa di strano. Metteva le mani sotto l’acqua bollente finché venivano tutte le vesciche, lei: “Togli le mani” e lui: “Non posso, me lo dice quello che è più forte. Col coltello si bucava le cosce, tutto il sangue. Sicché la mamma lo portò in ospedale, era una donnuccia e lui un pezzo d’uomo robusto se voleva la pigliava col mignolo. Andarono dall’esorcista, gli dice uguale: “E’ difficile tu lo levi”. Se volete vedere chi vi ha dato questa lettera con dentro la polverina a mezzanotte andate al campo di fronte, c’è una fogna e sopra dei legni ci van gli animali, se vedete sortire un gatto nero prendete e gli rifilate delle bastonate forte. Andarono, si sentì: “Miao, miao“. Ecco un gatto, ma grosso e brutto era, sortì fuori. Lei prese il bastone e diede addosso al gatto, che scappò via. Aveva detto così l’esorcista, il giorno dopo chi compariva con le ferite doveva essere quello che aveva dato la polverina; così si presentò una donna giovane con un braccio rotto e una ferita alla testa. Dice son cascata sotto un ponticino, mi son fatta male. Comunque morto il figliolo morì pure la sua mamma. Insomma l’esorcista e Vanna Marchi c’è sempre il diavolo di mezzo, però lei pigliava soldi e l’altro no”.

Quelli che segnano il fuoco

“Quelli che hanno le mani buone segnano il fuoco di Sant’Antonio, per tre volte: la terza volta gli scompariva, sennò vuol 犀利士 dire che era un’altra cosa. Colle preghiere, lo segnava; con una pignattina piena d’acqua aveva due paglie, una lunga e l’altra da metterle sopra così a fare una croce. Poi non so cosa diceva e lei tirava fuori il male. Metteva anche dell’olio, allora le gocce si muovevano, andavano riunirsi. L’ho visto tante di quelle volte! Se si raggruppavano c’era il malocchio allora lo toglieva, sennò vuol dire che non c’era niente. Anche mia nonna segnava la Rosipola, una specie di eczema che pure mia mamma l’ha avuto. Siccome l’erpes ha una forte componente psicogena, segnarlo poteva servire. S’andava a Monte San Savino c’era due frati, uno esorcista e quell’altro no. Quando s’entrò dentro il malato disse: “Che puzzo di formaggi fa quel frate! Lo portò in una stanzina, lo pigliò a solo. Tutt’a un tratto si sentì un urlo, come un ululato. Era quella cosa che aveva dentro. Gli sputava addosso, tirava cazzotti, poi lo buttò in terra. Si faceva delle offerte noi, ma non pigliava dei soldi. Lui dava santini e medagline, ma lo faceva così. Insomma non tutti sono dei furbi che se n’approfittano, ma quelli buoni fan del bene davvero e non ti pigliano nulla”.

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