Infoterapia. Chi ha paura di Peppina. La speculazione sul terremoto

Libro, ebook. Anziani, Casa di riposo. Il caso di Giuseppa Fattori, Fiastra. La speculazione sul terremoto

In collaborazione con Villa Maia
via Altura 7, Monghidoro (Bologna)

Articolo tratto da questo libro

Il recente caso di Peppina, la donna di 95 messa fuori casa a Fiastra, ha fatto discutere. Sentiamo l’opinione a riguardo espressa dalle nostre ospiti, coetanee della povera donna e come sempre, voce fuori dal coro. Ringraziamo l’amministrazione di Fiastra per l’apprezzamento positivo espresso in merito alle considerazioni di questo articolo.

NON E’ UNA CASA DA EMERGENZA

Io dico che è una fissazione quella li, perché in quel posto io non ci starei neanche… Ma voglio dire, una volta di cent’anni fa si poteva capire. Cosa risolvi a star lì, mi dici te? Se la mettono in una casa come si deve, come tutti. Chi l’ha fatta la villa? I figli, si vede che han dei soldi ma non stan bene mica tanto. La potevano mettere in una casa protetta come noi qui, tanti non ci stanno ma come fai? Li sono più leggeri i figli che la nonna, ma scherziamo? Questo è un sindaco, come a me è andata a fuoco la casa e ho dovuto lasciarla, ora vivo qui e sto bene. Per me la casa che hanno costruito là è un abuso edilizio, completamente. L’hanno costruita dove non si può, questo qua è speculazione. Avrebbero dovuto cacciar via ogni cosa, ce n’è della terra per costruire case finché vuoi. Li non ha colpa nessuno, la signora non c’è dubbio che ne sappia dei permessi però una casa del genere non è che tu arrivi una mattina e la fai. Glie l’han detto, la figlia ha risposto lo faccio lo stesso. Non sono pratica di case, ma era grande. Per me ci vuole il permesso, avrei cercato prima com’è che si fa in giro, mica andare abusivamente e poi ricorrere. Comunque sarei andata anche un po’ in là invece di rimanere lì sotto. Certo a me non è capitato, il trauma del terremoto sai che paura. Però non è un’emergenza, ma i figli devono pensarci di più ai genitori: l’han fatta per loro, mica per lei. Non mi dire che una roba di due camere cucina e bagno colla veranda il giardino e tutto l’hai presa per tua mamma di novantacinque anni. Ma non ci credo neanche stampato nel cielo. Intanto potevano metterne su una piccola, ma non una cosa così. Come ha detto il sindaco, in quel caso glie la poteva lasciare finché viveva e poi la tiravan giù, il problema è che non han fatto di emergenza. Volevano ereditare. Se succedeva a me facevo dei soldi. Quella che è andata a costruire la casa ha fatto una cosa sbagliata, anche se aveva 95 anni. Non si può fare uno strappo alla regola, perché non è possibile: se lo fai a uno bisogna che lo fai a tutti. Doveva metterla atterra, azzerarla. La signora va al ricovero, come me. E’ successo che avevo una casa di legno l’ho comprata già così aveva tutti i permessi, s’è bruciata allora vado in Comune dico: compro una roulotte, un camper, lui dice non si può perché la licenza è andata bruciata. se la mette anche  nel suo terreno glie la faccio togliere, ho detto si vergogni perché io la pago per i suoi contributi. Ho venduto il terreno, quello che ha preso l’ha rifatta. Ora vivo in casa di riposo.

LA SPECULAZIONE SUI TERREMOTI

 Quando lavoravo nella scuola avevo una bidella che veniva da Sarno in Campania. Questo fiume è straripato, ha distrutto un sacco di case e metà del paese è rimasto senza niente. Lei aveva il marito e due figli, allora è venuta qui a Bologna, l’hanno assunta e han preso una casa popolare. Poi i figli son cresciuti, andavano a lavorare, via via pian piano il marito andava giù e comprava le casine rovinate per due soldi. Siccome molta gente aveva fretta di rifarsi la casa ma non aveva i quattrini e i risarcimenti tardavano, lui arrivava lì e diceva: tieni, compro io il tuo rudere. Ha comprato tutti i ruderi da ‘sta brava gente, quando poi sono arrivati i risarcimenti lui s’è trovato proprietario di mezzo paese con una casa popolare a Bologna che da lì non lo caccia più via nessuno, la moglie dipendente pubblico fino alla pensione, s’è aggiustato le case ne ha tenuta per le vacanze e le altre le affittava, son diventati dei signori. Capito, i furbetti? Questo è lo scandalo, che io son fuori di casa, sto sotto una tenda, passano dieci anni e insomma a un certo punto dico non ho soldi, prendo su quel che mi danno il primo che me li dà. Perché lasciare la gente nei container tutto questo tempo, si sa che poi se ne va e viene la speculazione. Vi ricordate Raffaele Cutolo? Col terremoto fecero un sacco di soldi, fu l’affare del secolo. Come vuoi che la pensi? Vedo tutto politicizzato, manipolato, quanti casi del genere ci sono? Probabilmente i figli speravano che prima o poi il sindaco l’avrebbe sanata, dall’altra però c’è il fatto di questa grossa burocrazia che rallenta le cose per cui dopo tanto tempo non si sa dove mettere le maceria le persone si stancano. Fosse stato tutto più celere sarebbe stato più semplice. Bisogna per me fare qualche eccezione, stando attenti agli abusi. Secondo me la figlia poteva fare diverso, il discorso del legno è una scusa perché molte sono vere case col riscaldamento, vedi la piattaforma in cemento. Penso però che avrebbero potuto considerare uno stato di emergenza la situazione, concederle di stare lì il tempo necessario almeno fin quando sono i problemi del terremoto e poi dopo valutare se farla continuare oppure no. Posticipare lo sgombero anche considerando l’età della signora. Cioè il Comune glie l’ha proposto ma le figlie niente, volevano ereditare.

PRENDERE TEMPO, POSTICIPARE LO SGOMBERO

In un momento dove ci sono tante persone che ancora vivono in alberghi a spese della collettività, persone che aspettano una casa e non è arrivato niente nonostante le promesse, le passeggiate dei politici che vanno là per farsi belli, ogni tanto qualcuno si presenta e dice: “Non vi dimenticheremo”. Dopo gli scandali dei soldi che sono arrivato o non sono arrivati, gli scandali che si parla solo di Amatrice perché colle lenticchie fa più richiamo. Invece di elogiare una persona che si fa una casa di legno, poi magari passato il momento mi dici: te la disfi perché non è il posto, oppure lì si può costruire, devi farla più piccola, più grande. Ma solo dopo, quando anche gli altri del paese sono sistemati. Nel frattempo io auguro lunga vita a ‘sta vecchietta, ma ha 95 anni, dentro al container senza riscaldamento ogni volta che deve far pipì deve andar fuori, fossi il governo mi vergognerei. Che poi non è il governo ma la figlia che non ha voluto accettare di tirar giù la casa quando la madre fosse morta. Poi dice è abusivo, ma perché non vanno a vedere quante ce ne sono in Italia, un milione e non so quanto. San Felice al Circeo quarant’anni fa mio fratello comprò la casa, non era solo lei ad essere abusiva, era tutto il paese! Poi invece di buttarlo giù han fatto i condoni. Lì è diventato tutto in regola. Certo è grande, non solo camera e cucina le figlie avran detto ci mettiamo una camera in più dalla via che spendo. Se pensiamo gli scandali che si fanno in periodi di emergenza, questa mi sembra una porcata. Ci sono dei contadini che hanno perso il bestiame perché dovevano mandargli le stalle e non glie le hanno mandate; adesso lasciate passare un paio di mesi arriva il deputato di turno che si fa bello. La perdonano e quella diventa buona. Certo che stanno strumentalizzando, è andato Salvini, la Mussolini, ora ci andrà anche la parte opposta vedrai. 


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Articolo tratto da questo libro
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